Prima il flash mob delle lavoratrici e dei lavoratori dello spettacolo che rivendicano un reddito di continuità, poi l'Assemblea delle Reti sociali, che dopo tanti incontri su Zoom e conferenze online ha portato ieri finalmente alcune centinaia di persone a confrontarsi dal vivo sotto il sole di piazza Plebiscito. Diritto al reddito e diritti dei lavoratori nella tempesta che viene, Riaprire e ripensare la scuola pubblica, Diritto alla città dopo la crisi delle economie della rendita e del turismo, Lotta contro la devastazione ambientale diritto alla salute e riorganizzazione della Sanità pubblica, conquista delle risorse necessarie a rilanciare la sfera pubblica e i diritti comuni mentre le lobby industriali e finanziarie del paese sorvegliano che nulla cambi e che la priorità resti alla tutela dei profitti e della ricchezza privata...
Questi i focus di discussione in piazza Plebiscito, perchè nel tempo del governo della pandemia riprendersi lo spazio pubblico, all'interno di una dinamica di cura e di attenzione reciproca, è essa stessa una parte delle lotte che si rendono necessarie. La crisi economica e democratica che si accompagna alla crisi sanitaria sarà sempre più deflagrante e interroga in profondità il rapporto di tutte e tutti con questo modello sociale le cui contraddizioni e disuguaglianze sono state radiografate dai drammatici effetti della pandemia. Mentre le città americane bruciano di rabbia e di rivolta dopo l'ennesimo assassinio del razzismo di Stato e anche in Italia il diritto all'esistenza di migranti e rifugiati viene sottomesso a pure ragioni di convenienza economica, intersecare e ricomporre le lotte, i linguaggi, i percorsi intorno a piattaforme comuni è un passo fondamentale da compiere. Anche per questo fra le proposte da sottoporre a una consultazione ancora più ampia emerge l'ipotesi di replicare e allargare questa giornata di confronto al Bosco di Capodimonte collegandola alla battaglia per una nuova fruizione pubblica dei parchi e del verde e farla seguire magari da una grande manifestazione cittadina cui contribuiscano tutte le soggettività sociali che si stanno mobilitando, che scenda nel centro istituzionale della città per rivendicare diritti e risorse in una direzione ben diversa da quella indicata finora dal decreto "Rilancio". Con misure sociali inadeguate ed estemporanee il Governo dispone infatti l'impoverimento di fasce sempre più ampie di popolazione e marginalizza maggiormente il sud, non interviene sul disastro della medicina di territorio e sulla riqualificazione della scuola pubblica mentre distribuisce denaro a pioggia e sgravi fiscali alle grandi imprese secondo i dettami di Confindustria. Come la pandemia e la quarantena anche la crisi sociale ed economica non è uguale per tutti. Redistribuire la ricchezza, rompendo il dogma della rendita e del profitto, è un passo decisivo . A presto anche un report più dettagliato sui contenuti della giornata e le iniziative e mobilitazioni in programma. Come affermava uno striscione srotolato ieri in piazza del Plebiscito: "Questo sistema sociale è il virus, noi siamo la Cura". Stay Tuned L'immagine può contenere: una o più persone, scarpe e spazio all'aperto